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Lunedì 14 aprile, ore 17.00
In sede e via Zoom
L’unicità della Musica Tedesca. I grandi interpreti vocali e strumentali di Johann Sebastian Bach. La produzione strumentale (prima parte)
Relatore: Marisa Franceschi

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria via email a padova@icit.it

Gli incontri dei mesi di aprile e maggio saranno dedicati alla produzione strumentale di Bach e in particolar modo agli strumenti a tastiera.

Analizzeremo e confronteremo versioni e interpretazioni diverse di brani tratti dalle “Invenzioni a due o tre voci”, dalle “Suites francesi” (una serie di danze nello stile francese appunto) e dalle “Suites inglesi” (così chiamate forse perché dedicate a qualche personaggio inglese).

Una speciale opera che si distingue per il suo incomparabile valore didattico, estetico, storico e formale è senza dubbio la raccolta in due parti, ciascuna composta da 24 Preludi e Fughe, intitolata “Il clavicembalo ben temperato”.   Ciascun Preludio e Fuga si compone su una tonalità diversa della scala equabile o temperata, così fissata in dodici semitoni esatti dal teorico Andreas Werkmeister nel 1691.

I Preludi hanno un carattere più improvvisato o didattico senza togliere nulla alla bellezza della loro composizione, mentre le Fughe sono veri capolavori di scrittura musicale per i loro temi, la loro tessitura e forma e costituiscono una inesauribile fonte di studio per tutti i musicisti nei vari campi o generi.

In particolare, ascolteremo il “Preludio n. 1 in DO maggiore”, su cui Gounod compose la sua celebre “Ave Maria”, il “Preludio n. 2 in DO minore”, utilizzato come colonna sonora in vari film e soprattutto il “Preludio n. 10 in MI minore”, sempre dal Libro Primo, su cui il musicista Alexander Siloti ha scritto una celebre rielaborazione che viene spesso eseguita come bis ai Concerti.

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